la compagnia

 

APPUNTI PER UNA DIREZIONE CONDIVISA

 

Nei suoi anni di attività, il BTT – Balletto Teatro di Torino ha girato il mondo con successo, portando con sé la propria passione, facendo confluire con audacia nel proprio processo creativo entità apparentemente distanti, messaggere di una mescolanza da cui prende vigore l’attualità della compagnia.

 

Una catena di relazioni, di respiri, di dediche: l’attività progettuale del BTT è densa, compatta, tende in direzioni inaspettate. Accoglie l’avvenire, tra esperienze umane e sociali, praticando instancabilmente il tempo della reciprocità e della curiosità.

 

Un costante allenamento dello sguardo verso il mondo, attenti ai dettagli e alla cornice che diffida delle imposizioni e si nutre di risvegli.

 

Tante biografie per una storia collettiva con la consapevolezza di lavorare al fianco di persone che condividono fervore, vitalità e slanci non riciclati.

 

Un intreccio tra indigeni e forestieri in grado di agitare le nostre acque creando una comunità che scorre, che si modella e cambia forma in continuazione e che non perde mai di vista l’analisi del contesto in cui opera.

 

Si danza verso gli altri, creando un ritmo che si alterna tra intimità e distanza per creare paesaggi ampi, non uno spazio di passaggio, ma una casa comune dove sperimentare e allevare il pensiero, il modo di percepire e di percepirsi e non una ricerca sul consenso insieme agli artisti che incontrano le nostre progettualità ma una tensione costante verso il rischio per quello che non si conosce ancora. Una vocazione incline all’osare insieme e a custodire passioni sensibili.

 

L’irrinunciabile aspetto produttivo della compagnia si completa abbracciando quello distributivo della circuitazione, moltiplicando così le possibilità, i luoghi per costruire comunità e per sperimentare.

 

BTT è spazio per noi, spazio per chi ci circonda: un cuore che pulsa, che crea nuove geografie, nuovi legami. In espansione, verso nuove prospettive.

 

In attento ascolto – sempre – nel mondo.

 

Viola Scaglione, Direttrice artistica

 

 

PROGETTO ARTISTICO

TENSIONI E INTENZIONI PER IL 2025

Il progetto artistico del BTT si basa sulla convinzione che i processi di creazione e di trasmissione della cultura coreografica siano fondamentali per l’ampliamento e la diffusione delle conoscenze, insieme ai valori e ai saperi ad essi connessi. 

 

Cresce sempre di più la necessità per la compagnia di tornare a vivere la danza non soltanto come espressione artistica, ma come un rituale capace di  connettere le persone al di là dei confini culturali, sociali e fisici, creando uno spazio esperienziale di condivisione. 

 

L’idea centrale è che la ricchezza e la profondità dell’arte derivano dalla diversità di prospettive e dalla capacità degli artisti di integrare i loro valori e le loro esperienze emotive nel processo creativo.

 

L’aspetto biografico degli interpreti diventa sempre più importante per la poetica del BTT. Lavorare in modo individuale agevola la comunicazione diretta, consentendo al coreografo/a di trasmettere chiaramente la sua visione e al/la danzatore/trice di esprimere idee e sensazioni personali. Questo tipo di relazione favorisce anche la crescita e l’evoluzione artistica dell’interprete, incoraggiandolo a esplorare nuovi modi per esprimersi attraverso il movimento e a sviluppare un approccio più consapevole e autonomo. Il risultato è una comunicazione profonda, fondamentale per ottenere una performance coesa, autentica e coinvolgente. 

 

INDAGINE SUL DESIDERIO

 

L’Indagine sul desiderio è il filone tematico del nuovo percorso intrapreso nel 2022 dal Balletto Teatro di Torino, che parte e si districa nell’ampio spazio del desiderio. Dal latino desiderium: “de” e “sidus”, letteralmente “senza stelle”: un viaggio introspettivo, una spinta che coinvolge interprete e autore/autrice a immaginarsi oltre, all’interno di un unico universo dove concedersi un tempo umano di esplorazione e riscoperta, fuori da una logica convenzionale di produzione basata sulla pressione performativa. 

 

Un invito a progettare partendo da desideri che non possono essere considerati come semplici “sogni”. Essere responsabili del proprio desiderio, del proprio talento, significa rispondere alla sua chiamata, seguendo la sua direzione, è un imperativo che spinge l’interprete e l’autore fuori da se stesso e consente di attuare l’unico tipo di trasformazione duraturo, e cioè «cambiare nella capacità di cambiare» avendo cura del risveglio di questa ricerca appassionata.

 

La danza diventa uno strumento attraverso il quale coreografi/e e danzatori/trici possono esprimere la propria identità, esplorare le proprie storie e trasmettere emozioni e dediche al pubblico. Il ruolo dell’interprete non è più solo quello di eseguire una coreografia, ma diventa parte integrante del processo creativo, influenzando direttamente il significato e l’impatto dell’opera finale.

 

Quando si esplora un desiderio, si verifica un’invisibile espansione di quello che si è, un’espansione che permette di scorgere nuovi confini e, dentro questi, di conoscere qualcosa in più di sé stessi e degli altri.

 

Quale desiderio ci abita?

Come sopravvive il desiderio in uno spazio condiviso tra autore o autrice e interprete?

Cosa vuol dire essere interprete oggi? E autore o autrice? 

Quale il patto “etico” che sussiste tra queste due figure? 

 

L’indagine parte da un processo che ha iniziato a prendere forma nel 2022 con il lavoro “SISTA”, il duetto tutto al femminile firmato da Simona Bertozzi che ha visto le interpreti Marta Ciappina e Viola Scaglione protagoniste di una scelta ben precisa: il desiderio comune di incontrarsi, chiudere gli occhi e affidarsi aprendo varchi tra presenza e prossimità, due presenze diversamente vigili, legate da una tessitura invisibile. Nel 2023 nell’ambito di questo filone il coreografo Manfredi Perego ha creato l’assolo “Studio per Aliseo” per la danzatrice della compagnia Nadja Guesewell; nel 2024 Mauro de Candia ha cominciato il processo creativo di “UMINGMAK” assolo pensato per il danzatore Luca Tomasoni, insieme al coreografo Mauro de Candia. Nel 2025, la danzatrice Noa Van Tichel diventa protagonista del solo per lei creato dalla coreografa taiwanese Jye-Hwei Lin.

 

STORIA

Fondato da Loredana Furno nel 1977, il BTT – Balletto Teatro di Torino è un Organismo stabile di produzione, formazione e programmazione nell’ambito della Danza, sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino e Fondazione CRT, attivo da oltre 40 anni in Italia e all’Estero: anni di danza, di ricerca, di sperimentazione, di relazioni e collaborazioni. La compagnia opera sul territorio nazionale e internazionale ed è  particolarmente attiva a Torino, dove è riconosciuta come punto di riferimento e organismo stabile di produzione, formazione e promozione della danza, istituzionalizzato a livello regionale e cittadino.

 

Nel 2027 il BTT celebra un traguardo significativo: il cinquantesimo anniversario della sua fondazione. Questo importante momento non solo segna una pietra miliare nella storia della compagnia, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere sul percorso compiuto e per rinnovare il proprio impegno nel panorama della danza contemporanea in Italia.

 

Dopo i primi storici vent’anni e la decennale collaborazione con Matteo Levaggi, coreografo stabile capace di offrire alla compagnia un’identità forte e riconoscibile, dal 2014 il BTT allarga il suo percorso artistico aprendosi ad importanti autori/autrici nazionali ed internazionali, diversi/e per stile e identità, come Itzik Galili, Antonello Tudisco, Marco de Alteriis, Yin Yue, Andrea Costanzo Martini, Ella Rothschild, Manfredi Perego, Silvia Gribaudi, Simona Bertozzi, Mauro de Candia, Alessio Maria Romano, Laura Domingo Agüero, Jye-Hwei Lin, José Reches, Renata Sheppard, Matteo Marziano Graziano, Nicoletta Cabassi, Gabriella Maiorino, Carlo Massari.

La Compagnia, attualmente composta da 5 danzatori/trici stabili, oltre alla figura ospite di Marta Ciappina, continua con crescente successo il suo percorso di creazione di spettacoli di danza riconosciuti ormai dalla critica più attenta. 

 

Dal 2015 la Direzione Artistica del BTT è affidata a Viola Scaglione, che adotta un approccio aperto e inclusivo con gli/le artisti/e coinvolti/e nelle varie creazioni, stimolando processi di gruppo molto radicati tra percorsi di crescita personale e artistica.

 

Nel 2009, a seguito della vincita di un bando pubblico, al BTT viene assegnata la direzione artistica della Lavanderia Vapore – Centro di Eccellenza per la Danza. Ristrutturata dal Comune di Collegno, dopo anni di abbandono, la fascinosa struttura è affidata al BTT che ne assume la direzione e la gestione, per i primi sei anni di attività. 

 

Nel 2015 la Lavanderia a Vapore, divenuta Centro di Residenza per la Danza, è stata affidata alla Fondazione Piemonte dal Vivo con cui il BTT, nella figura di Viola Scaglione, collabora all’interno della Rete NEST nell’ambito dei progetti di Residenza Trampolino ideati dalla Lavanderia a Vapore:

  • 2019 “Dialogues” programma di scambio con lo Scottish Ballet di Glasgow, debutto all’interno del Festival Torino Danza.
  • 2020/21 “Sacre du Printemps”, del coreografo Alain Platel/Les ballets C de la B.
  • 2022 “Swans never die” – progetto PIUME.
  • 2023/24 “Los Faunos” insieme al coreografo Quim Bigas Bassart.
  • 2024/25 “CARMEN_Nous sommes toutes des étoiles”, un progetto di Anna Basti con la collaborazione critica di Ariadne Mikou.

 

Nel 2025, ancora in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Fondazione Teatro Marenco e Città di Novi Ligure, è affidata a Viola Scaglione / BTT la selezione degli spettacoli della nuova Rassegna dedicata alla danza contemporanea dal titolo “Tensioni Temporanee”. Un progetto che conferma la volontà di ampliare e diversificare l’offerta culturale del territorio, puntando su una delle espressioni artistiche più dinamiche e coinvolgenti e che da gennaio ad aprile porta sul palco del Teatro Marenco di Novi Ligure artisti e compagnie di spicco del panorama nazionale.

 

A confermare la progettualità del BTT, è la vincita nel 2024 dell’avviso pubblico “Torino, che cultura!” con il progetto triennale IN.CON.TRA, realizzato in partenariato con Fondazione Egri per la Danza (capofila) e Guitare Actuelle e finanziato nell’ambito del “PN METRO PLUS E CITTÀ MEDIE SUD 2021-2027 – TO7.5.1.1.B – SOSTEGNO ALL’ECONOMIA URBANA NEL SETTORE DELLA CULTURA”. In questo contesto il BTT ha scelto di approfondire la tematica legata al femminile, in collaborazione con CasaBreast, associazione che si sviluppa in seno alla BreastUnit dell’ospedale Cottolengo di Torino. Il BTT si rende così propulsore e promotore di un “Manifesto femminile per un corpo che (re)ESISTE”, uno spazio in cui si intende esplorare processi di conoscenza e cura in dialogo con la storia e la biografia dei corpi.

 

Sempre sul territorio torinese, a partire dal 2021, il progetto Danza Oltre le Barriere 3.0, realizzato da Fondazione Egri per la Danza con Balletto Teatro di Torino, è vincitore del bando “Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo!”. Ne caratterizza il percorso un ricco cartellone di spettacoli, eventi performativi, attività di formazione, aggregazione e inclusione sociale.

 

Il quotidiano lavoro di ricerca dei danzatori e delle danzatrici con i/le diversi/e coreografi/e invitati/e, insieme alla stabilità della Compagnia, permette di ascrivere oggi il BTT tra le realtà italiane di maggiore rilievo.


Identity Concept

BRINGING VIRTUOSIC TECHNIQUE AND DISCIPLINE TO MORE EXPERIMENTAL DANCE EXPERIENCES.

vai sul sito