Produzioni
Medea
Regia, suono, musiche Giorgio Li Calzi
Regia, suono, musiche Giorgio Li Calzi
Visuals, luci, scena Massimo Violato
Medea Viola Scaglione
Giasone Manuel Zigante-violoncello
Glauce Nadja Güsewell
Figli di Medea Vincent Carruba, Matteo Verbaro
Composizione coreografica a cura del Balletto Teatro di Torino Danzatori BTT
Maschera Alessandro Albert
Addestratori animali Silvia Cabutti e Luca Vallino
Voce fuori campo Michele Di Mauro
Foto Alessandro Albert
Una coproduzione Balletto Teatro di Torino – Rivolimusica
In collaborazione con Piemonte dal Vivo
Prima esecuzione 25 maggio 2019 / Lavanderia a Vapore
Opera pop per sei danzatori, un violoncellista e uno schermo di proiezione che cita “Salò” di Pasolini, “Viva la Muerte” di Arrabal e “Medea” di Von Trier e che disegna i figli di Medea come spettatori passivi, complici e semplicemente figli di ineluttabile destino della disperazione della madre.
Medea, un tempo principessa e maga nella sua terra arcaica, ora semplicemente straniera in un mondo civilizzato, viene abbandonata insieme ai figli dal padre dei suoi figli.
Medea rappresenta la mutazione da donna, nel paese di origine che tradisce per seguire il suo uomo, a moglie e madre in una società che la rifiuta e che rifiuta la sua stessa discendenza.
L’enigma della vita trascende il significato della tragedia e la mutazione si conclude con la catarsi finale: non vedendo alcuna possibilità di futuro per i suoi bambini, Medea cancella una parte di se stessa, abbandona il ruolo di madre e si riprende quello primario di donna.
Da un fatto di cronaca, Carcere di Rebibbia 20/09/2018:
«Volevo non farli soffrire più: toglierli da questo inferno e anticipare loro il paradiso… Da ragazzina, quand’ero adolescente, sono stata in cura da uno psicoterapeuta. Non volevo che i miei figli continuassero a soffrire…»